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Sono programmate per sabato 27 e domenica 28 maggio diverse iniziative, promosse da Amministrazione comunale, assessorato alla Cultura e biblioteca, per ricordare l’anniversario dei 150 anni dall’istituzione della biblioteca comunale.

La biblioteca fu infatti istituita il 29 maggio 1873, su proposta del consigliere Emilio Razzaboni e intitolata a Giuseppe Campi, letterato e patriota sanfeliciano, cui si aggiunse nel 1876 l’intitolazione a don Giuseppe Costa Giani, famoso insegnante di cui Giuseppe Campi era stato allievo.

PROGRAMMA

Il programma delle due giornate in biblioteca prevede momenti di festa nelle mattine di sabato 27 e domenica 28 maggio, per famiglie e ragazzi, e interventi di approfondimento rivolti alla cittadinanza, nel pomeriggio di sabato 27 maggio, dedicati alla storia della biblioteca.

Si comincia la mattina di sabato 27 maggio, alle ore 10.30, in auditorium con un divertente spettacolo di narrazione sui libri “Libruncoli”, per bambini dai 4 agli 8 anni e loro genitori, a cura del narratore Marco Bertarini.

Nel pomeriggio di sabato 27 maggio, dopo i saluti del sindaco Michele Goldoni e dell’assessore Elettra Carrozzino si susseguiranno interventi dedicati: alla storia della biblioteca Campi – Costa Giani, ricostruita grazie alle ricerche di archivio dalle bibliotecarie Elisabetta Marcon e Cristina Picchietti;  ai sanfeliciani che sono stati protagonisti della storia della biblioteca: Armando Bozzoli, Giacomo Goldoni, Veber Gulinelli, Ireneo Remondi, con interventi di Anna De Rossi presidente di Italia Nostra, a ricordo di Giacomo Goldoni e interventi dei familiari di Armando Bozzoli, Veber Gulinelli e Ireneo Remondi; al Sistema bibliotecario e ai progetti delle biblioteche in rete, con interventi di referenti del Sistema bibliotecario modenese Area Nord.

La mattina di domenica 28 maggio sarà dedicata alla scuola primaria e secondaria, con un programma così articolato: restituzione dei progetti alle famiglie e alla cittadinanza, con presentazione della mostra allestita in biblioteca; interventi delle insegnanti referenti dei progetti; intervento della scrittrice Barbara Baraldi che da molti anni collabora con la biblioteca, proponendo alle classi terze della scuola secondaria un laboratorio di scrittura; proiezione delle videointerviste realizzate dai ragazzi della scuola secondaria a utenti della biblioteca e a volontari che hanno svolto servizio civile in biblioteca negli anni scorsi e lettura dell’intervista fatta dai ragazzi alle bibliotecarie per il giornale scolastico.

BIBLIOTECA E SCUOLA IN MOSTRA

Nei giorni precedenti il 27 maggio sarà allestita in biblioteca una mostra che accoglierà riproduzioni di documenti d’archivio, di foto e testimonianze delle iniziative realizzate dalla biblioteca nel corso del tempo.

Il coinvolgimento della scuola primaria e secondaria è un punto di forza nelle iniziative in programma. La mostra accoglierà infatti anche gli elaborati prodotti dai bambini della scuola primaria, che nel corso dell’anno scolastico, grazie all’attiva collaborazione tra biblioteca e scuola, sono stati coinvolti nel progetto.

L’esposizione accoglierà anche i testi curati dai ragazzi della scuola secondaria per il giornale scolastico, l’articolo del “Resto del Carlino” dello scorso 16 maggio, i qr code che rimandano alle video interviste agli utenti e ai ragazzi del Servizio civile.

La mostra resterà allestita anche nei giorni successivi per chi voglia visitarla in orario d’apertura della biblioteca. Un ringraziamento particolare a tutto il Gruppo Studi Bassa Modenese, in particolare al presidente Marco Poletti e a Mauro Calzolari che ha collaborato per le ricerche d’archivio, i cui esiti saranno trascritti in un articolo in uno dei prossimi “Quaderni della Bassa Modenese”.

Grazie a Italia Nostra, in particolare ad Anna De Rossi, a Pro loco, Mariarosa Bellodi e Botteghe di San Felice, Elisa Lugli, che hanno collaborato per la diffusione dell’iniziativa, alle insegnanti della scuola primaria e secondaria che hanno contribuito alla realizzazione della mostra e delle videointerviste.

Nella foto Giuseppe Campi

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